ABBRACCIARE LA LENTEZZA

Un Viaggio Verso il Benessere Familiare

Ieri per la festa della mamma abbiamo scelto di rimanere a casa e viverci la nostra famiglia. È stato bello non avere nessuna aspettativa e trascorrere il nostro tempo nella lentezza del giardino, senza social, con qualche amico che ogni tanto sbucava per farci un saluto, solo noi tre e una pancia, che ormai fa capolino e si sta creando il suo spazio in famiglia.

Ho riflettuto sul concetto di lentezza che ormai è sempre più un pensiero incalzante nella mia vita e nel mio lavoro di educatrice. Ho riscoperto una canzone che credo sia un vero e proprio inno alla lentezza: la canzone della TARTARUGA. La conosci?

Questa canzone racconta di una tartaruga che un tempo correva a testa in giù, e filava via come un siluro, più veloce di un treno in corsa addirittura. Ma un giorno, dopo un incidente, dovette rallentare e si accorse che andando più lenta si era persa cose meravigliose: come boschi di carote, un mare di gelato e un biondo tartarugo. Ecco come la tartaruga ci racconta una grande verità: la lentezza è un valore troppo importante e nel mondo del “fast” in cui viviamo ora, purtroppo abbiamo perso l’occasione di viverla seriamente.

Perché nel mondo di oggi, vediamo la lentezza come un qualcosa di negativo, lo associamo a pensieri di perdita di tempo, noia, debolezza ecc… 

Ma se invece provassimo a guardare la lentezza con una lente diversa? Potremmo scoprire che la lentezza, a volte, può diventare anche una risorsa: il saper fermarsi, guardare più attentamente potrebbe darci la possibilità di cogliere cose di cui non avevamo mai fatto conoscenza. Perché la lentezza non ha nulla di negativo, Siamo noi che vivendo in una società che va a mille allora crediamo che la velocità sia la risposta ad ogni nostro problema, per avere di più, per non sentirci soli.

Basta correre. I bambini hanno bisogno di rallentare, hanno bisogno di famiglie rivoluzionarie che vadano contro corrente; Hanno bisogno di genitori e scuole che sappiano “perdere tempo”, concetto che oggi sembra impossibile e quasi anticonformista. Ma pensiamo per un attimo alla nostra infanzia, libera dalla tecnologia fuggente, da telefonate ed email veloci. Dal consumo sempre smisurato di oggetti. Oggi i nostri bambini vivono nell’era dell’usa e getta che non si preoccupa del ciclo delle stagioni, del tempo lento, dell’energia, di come stanno le persone, è un tempo velocissimo in cui le attese non esistono, la pazienza non è praticata.

Tutto questo incide inesorabilmente sull’educazione sia in famiglia che nella scuola. Ecco perché i bambini hanno bisogno di rallentare. Hanno bisogno di perdere tempo nel parlare, di raccontare le proprie scoperte, del proprio vissuto personale; hanno bisogno di usare le mani, nella terra, nel conoscere la scrittura, di disegnare e colorare senza fotocopie, di creare qualcosa di personale non di omologato. Hanno bisogno di vivere la noia, perché essa li aiuta a sviluppare nuove strategie mentali.

Ecco perché sono felice ieri di aver trascorso quel tempo lento tra il giardino, la casa i nostri sguardi, giocando, ridendo e parlando.

 

Il mio augurio per voi è di assaporare la lentezza, di viverla, di incontrarla e renderla un valore importante da infondere nelle vostre famiglie.

( tratto da : La Pedagogia della lumaca di Gianfranco Zavalloni, e estratto del mio corso Montessori a TuttoTondo)

 

Vi abbraccio forte

 

Jessica di Little Racoon


 

Jessica Franceschinis - Educatrice per l'Infanzia specializzata nel Metodo Montessori


 

Per chi vuole approfondire la canzone della Tartaruga  

 

LA TARTARUGA

Bruno Lauzi

 

La bella tartaruga che cosa mangerà?

Chi lo sa?

Chi lo sa?

Due foglie di lattuga e poi si riposerà

Ah ah ah

Ah ah ah

La tartaruga

Un tempo fu

Un animale che correva a testa in giù

Come un siluro filava via

Che ti sembrava un treno sulla ferrovia

Ma avvenne un incidente

Un muro la fermò

Si ruppe qualche dente

E allora rallentò

La tartaruga

Da allora in poi

Lascia che a correre pensiamo solo noi

Perché quel giorno, poco più in là

Andando piano lei trovò

La felicità

Un bosco di carote

Un mare di gelato

Che lei correndo troppo non aveva mai guardato

E un biondo tartarugo corazzato

Che ha sposato un mese fa

La bella tartaruga nel mare va perché

Ma perché?

Ma perché?

Fa il bagno e poi si asciuga dai tempi di Noè

Eh eh eh

Eh eh eh

La tartaruga

Lenta com'è

Afferra al volo la fortuna quando c'è

Dietro una foglia

Lungo la via

Lei ha trovato la per là

La felicità

Un prato d'insalata

Un lago di frittata

Spaghetti alla chitarra per passare la serata

Un bosco di carote

Un mare di gelato

Che lei correndo troppo non aveva mai notato

E un biondo tartarugo corazzato

Che ha sposato un mese fa

 

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